Impresa e mafie, intervista ad Angelo Lancellotti

by aldocimmino

Il presidente dell`associazione costruttori edili di Napoli illustra rischi, meccanismi e conseguenze delle infiltrazioni mafiose nel mercato

Contrastare le infiltrazioni camorristiche in economia non è un compito solo di forze dell’ordine e della magistratura. Una precisa responsabilità riguarda gli operatori economici che inevitabilmente si scontrano con il fenomeno mafioso, dalla partecipazione alle gare d’appalto, ai contratti di forniture, alla messa in opera di progetti molto spesso milionari. Il mondo delle imprese può agire d’anticipo ed essere un baluardo importante di sviluppo e legalità. Ne abbiamo discusso con Angelo Lancellotti, vice presidente dell’associazione costruttori edili napoli (ACEN)

Ing. Lancellotti, quali sono i meccanismi economici delle infiltrazioni camorristiche nella imprenditoria?

Ormai abbiamo imparato che molteplici sono i fattori che favoriscono o consentono alle mafie di penetrare il tessuto economico di un territorio. Il più noto e datato ma, purtroppo, sempre attuale è quello dell’usura. Le organizzazioni criminali acquisiscono lentamente il controllo di imprese in difficoltà attraverso prestiti onerosissimi che gli imprenditori non riescono a restituire. Alcuni di questi sono, persino, obbligati a restare nell’azienda affinché questa conservi la sua credibilità. È così che matura il dramma di imprenditori onesti che per carenza di credito o forse perché lasciati troppo soli restano imprigionati in un percorso in cui dopo aver fatto il primo passo non è più possibile tornare indietro se non a rischio della propria stessa vita.

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