Bacoli, un altro bene confiscato non utilizzato

by aldocimmino

Il bene sarebbe ancora nelle disponibilità di Salvatore Di Meo. Edificio abusivo ma terreno recuperabile.

 

Sempre la stessa storia. Un bene confiscato a Bacoli che non viene riutilizzato. Villa Ferretti ? No, questa volta, si tratta di un fabbricato sottratto alla disponibilità di Salvatore Di Meo , altro braccio destro diRosario Pariante, entrambi arrestati nel settembre del 2002. Il fabbricato di via Silio Italico è oggi un bene confiscato dallo Stato me nelle mani dei congiunti di Di Meo, quest’ultimo ritenuto dai giudici “indiziato di appartenere ad associazione mafiosa” e dunque socialmente pericoloso.

Questi, infatti, sono i requisiti necessari per poter sottrarre i patrimoni alle organizzazioni mafiose. Requisiti che i giudici hanno riconosciuto esistenti, tanto da pronunciare un decreto di confisca ai danni di Di Meo che però indirettamente o forse anche direttamente, continua a godere di quel bene sottoposto a confisca. Singolare, infatti, quanto si legge in una relazione di servizio della polizia locale di Bacoli, risalente al maggio del 2011, nella quale si scrive che “è di tutta evidenza che l’immobile è nella disponibilità del Sig. Di Meo, avendo egli stesso dichiarato di poter consentire l’accesso alla sola presenza del legale di fiducia”. Secondo dati ufficiali delle istituzioni preposte, infatti, il bene sarebbe occupato dalla moglie di Salvatore di Meo e dal figlio Luigi.

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